Quando si parla di fantasy, molti immaginano immediatamente cavalieri con armatura scintillante e sortilegi di ogni tipo. Per chi, però, trova tutto ciò un po’ troppo scontato, esistono due sottogeneri che abbracciano l’oscurità con totale abbandono: il Dark Fantasy, in cui rientra un’opera fumettistica come Jujutsu Kaisen e i suoi personaggi più noti, elencati nel seguente link https://fantasiastore.it/it/blog/articolo/jujutsu-kaisen-personaggi.html, e il Grimdark. Scopriamo insieme cosa li distingue.

Grimdark Fantasy: morale ancora più oscura

Nel mondo del Grimdark, la distinzione tra il bene e il male si fa più sottile di un foglio di carta. La moralità è un lusso che pochi possono permettersi. Questo sottogenere è famoso per storie di spietati giochi di potere e personaggi che potrebbero far riflettere chiunque due volte su chi considerare eroe. Non c'è da sorprendersi se parliamo di abbondanti spargimenti di sangue e contorti intrighi politici.

Nel Grimdark, il paesaggio emotivo si intreccia con le azioni dei suoi personaggi, i quali sono mossi da ambizioni egoistiche e desideri di vendetta. Qui, il lettore non può trovare un rifugio dalla cruelte, perché ogni personaggio è intriso di difetti umani, anzi, li abbraccia. L’assenza di risposte facili rende questi universi ancora più accattivanti, avvolgendo il lettore in una spirale di conflitti interiori e scelte disastrose. Non è raro che le conseguenze di tali scelte si riflettano in intere nazioni, alimentando una narrativa che esplora il conflitto e la sofferenza in modo avvincente e disturbante. I lettori possono ritrovarsi a chiedersi: chi sono i veri mostri, se non coloro che governano e quelli che li seguono?

Un esempio eclatante? "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George R.R. Martin, la cui versione televisiva, "Il Trono di Spade", ha incollato milioni di persone davanti allo schermo. Pensiamo a Cersei Lannister o Ditocorto: anime che si muovono in un mare di grigio. E poi, c'è la trilogia di Joe Abercrombie, "The First Law", dove i personaggi sembrano più antieroi che eroi.

Dark Fantasy: ombre e tenebre che danzano

Il Dark Fantasy è un affascinante mix di fantasy e horror, un invito a esplorare mondi pieni di orrori soprannaturali. In queste storie, il confine tra sogno e incubo è quasi impalpabile. Più che una forbice morale, ciò che definisce il Dark Fantasy è l'atmosfera: cupa, inquietante e affascinante. I lettori trovano conforto nella paura e i mostri sono all’ordine del giorno.

Clive Barker con "Weaveworld" crea un universo intricato di esseri mitici e oscuri. Poi ci sono le "Cronache dei vampiri" di Anne Rice, con il suo protagonista, Lestat de Lioncourt, che esemplifica l'ambiguità del dark fantasy. Con i suoi temi di solitudine e seduzione maligna, questo genere ci avvolge in una calda coltre di orrore elegante.

Contrasti suggestivi e affinità oscure

Il Grimdark preferisce uno scorcio di realtà dura, mentre il Dark Fantasy abbraccia il soprannaturale. Sebbene entrambi i generi condividono l’amore per l'oscurità, le loro atmosfere divergono. Il Grimdark porta il lettore a confrontarsi con la natura brutale dell'umanità, mentre il Dark Fantasy offre una fuga in mondi dove tutto è possibile, anche ciò che temiamo di più.

Anche se scegliere tra i due può sembrare una sfida più difficile di quella tra il caffè e il tè nero, perché non goderseli entrambi? Le sfumature del Grimdark ci insegnano a non fidarci di nessuno, mentre il Dark Fantasy ci invita a guardare sotto il letto per scovare il mostro nascosto. Altrimenti, ci sono sempre i rassicuranti fumetti di Topolino.

Due lati della stessa moneta oscura

Insomma, il Grimdark e il Dark Fantasy sono due sottogeneri che amplificano l'oscurità, ognuno a suo modo. Scegliere tra il crudo realismo del Grimdark o il fascino inquietante del Dark Fantasy, e prepararsi a un'esperienza fumettistica e letteraria che terrà svegli la notte. Se la luce del fantasy tradizionale sembra troppo accecante, lasciare che siano il Grimdark o il Dark Fantasy a guidare nell’ombra. Anche nelle tenebre, alla fine, c’è bellezza.

Di Giovanni Sarbenno

Sono l'autore di molti post di blog e articoli. Amo quello che faccio e non smetto mai di interrogarmi sul senso della vita.