La Svizzera, nell'immaginario collettivo, è la terra per eccellenza quando si parla di precisione, ordine, efficienza, benessere economico e… paesaggi alpini. Situata a pochi chilometri dal Belpaese, sono diversi i lavoratori che, avendo la residenza nelle vicinanze, fanno i pendolari – i cosiddetti frontalieri – e ancora di più quanti decidono di trasferirsi in via definitiva.
I dati, sotto questo punto di vista, parlano chiaro. Secondo quanto reso noto dall'UST (Ufficio Federale di Statistica) nel 2024 il numero delle persone che varcano il confine elvetico per ragioni professionali, pur avendo residenza in Italia, è cresciuto del 2,3% rispetto al 2023, a fronte di oltre 92.500 individui.
Altrettanto imponenti i dati rispetto agli italiani che risiedono in Svizzera, i quali rappresentano la comunità straniera più numerosa, per un numero pari a 342.454 unità (dati del Consiglio Federale Svizzero, aggiornati al 2023).
Lo scambio tra i due Paesi è costante e non solo per quanto concerne la circolazione degli individui, ma anche quella delle persone. Ecco allora che poter contare su un’agenzia doganale svizzera in grado di affiancare in molteplici operazioni che prevedono lo sdoganamento dei beni e il trasferimento di merci di varie tipologie diventa essenziale, per le imprese come per i privati.
I residenti italiani nella Confederazione Elvetica possono infatti avere la necessità di un simile servizio in occasione di un trasloco, così come per far pervenire un pacco alimentare o portare con sé l’auto. Scopriamo insieme qualcosa di più.
Alcune cose da sapere sul funzionamento della dogana in Svizzera
Partiamo prima di tutto da quali sono i documenti che servono a qualsiasi persona per entrare in Svizzera la quale, ricordiamo, non è uno Stato che fa parte dell'Unione Europea, pur perseguendone le politiche attraverso una serie di accordi bilaterali che interessano vari settori: un modus operandi che presenta radici piuttosto antiche.
Secondo quanto riportato dal portale Viaggiare Sicuri, è necessario essere in possesso di una carta d'identità valida per l'espatrio oppure di un passaporto, avendo cura di informarsi presso le autorità per quanto concerne la validità residua. Non sussistono al momento vaccinazioni obbligatorie per i cittadini italiani.
Ricordiamo che la valuta di riferimento è il Franco svizzero. La maggior parte dei negozi accetta l’euro, ma conferisce il resto in franchi. I bancomat e le carte di credito valide per l’estero sono utilizzabili praticamente ovunque.
Lo sdoganamento delle merci
Il discorso diventa più complesso per quanto riguarda invece il trasporto delle merci: ecco perché molte persone preferiscono semplificare la movimentazione di beni di vario genere rivolgendosi a un'agenzia doganale in grado di semplificare la vita e permettere di sentirsi più sereni, evitando l'incombere di spiacevoli imprevisti. Qualcosa che può capitare tanto alle aziende quanto ai privati.
Fatta questa premessa, ecco alcune cose di cui è bene essere informati:
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In Svizzera tutte le merci che vengono introdotte devono sottostare al pagamento di tributi, cosa che vale anche per quelle che transitano soltanto. Non sussistono differenze tra privati e aziende.
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Lo Stato prevede la restituzione dei tributi una volta che le merci escono dal territorio nazionale (un’eventualità che però non necessariamente si verifica).
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Ci sono alcune eccezioni ma vanno conosciute con esattezza dal momento che sono molto precise. D’altro canto, esistono dei casi per i quali il passaggio è vietato oppure è consentito unicamente previa autorizzazione.
Conclusione
Il trasporto delle merci in Svizzera è qualcosa di alquanto complesso e delicato, dal momento che compiere involontariamente una disattenzione appare dietro l'angolo. Si tratta allo stesso tempo di qualcosa di fondamentale per chi vi risiede e persino per molti frontalieri che transitano lungo il territorio.
Nel dubbio, confrontarsi con le autorità competenti e farsi supportare da un'agenzia doganale specializzata e con sede sul territorio si rivela la soluzione preferenziale.