Negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato interesse per gli oggetti del passato, concetto che viene spesso sintetizzato dalla parola vintage. Se l’antiquariato ha da sempre affascinato collezionisti e amanti dell’arte, è il modernariato a conquistare le nuove generazioni, alla ricerca di pezzi unici e carichi di storia. Ma cosa distingue questi due mondi apparentemente simili?

Antiquariato vs. modernariato: un confronto

L’antiquariato si riferisce a oggetti prodotti prima del XX secolo, spesso caratterizzati da lavorazioni artigianali e materiali pregiati. Il modernariato, invece, comprende gli oggetti realizzati tra gli anni ’40 e ’70, un periodo in cui il design industriale e la produzione di massa hanno rivoluzionato l’arredamento e l’oggettistica. Perché il modernariato è così popolare?
Sono tante le ragioni, a partire dal fatto che gli oggetti di modernariato rappresentano un ponte tra il passato e il presente, unendo la nostalgia per un’epoca passata con l’estetica contemporanea. A differenza della produzione industriale di massa odierna, i pezzi di modernariato sono spesso unici e originali, realizzati con materiali di qualità e caratterizzati da un design innovativo.
Questi oggetti raccontano storie e riflettono i cambiamenti sociali e culturali di un’epoca. A questo si aggiunga che scegliere un pezzo di modernariato significa dare una seconda vita a un oggetto, riducendo gli sprechi e promuovendo un consumo più consapevole.

Quali oggetti sono più ricercati

I collezionisti di modernariato sono alla ricerca di pezzi iconici, come le lampade di Stilnovo, i mobili di Gio Ponti o le ceramiche di Richard Ginori. Ma anche oggetti di uso quotidiano, come radio d’epoca, macchine da scrivere e giocattoli, sono molto apprezzati.

Sostenibilità e stile: i vantaggi del modernariato

L’acquisto di pezzi di modernariato è visto come una scelta ecologica, poiché promuove il riutilizzo e riduce l’impatto ambientale. Questo approccio non solo valorizza l’estetica vintage, ma contribuisce anche a uno stile di vita più sostenibile. Inserire pezzi di modernariato nell’arredamento di casa significa creare ambienti unici e personalizzati, caratterizzati da un’atmosfera calda e accogliente. Combinando oggetti di diverse epoche, è possibile creare un mix eclettico e affascinante, che riflette la personalità di chi lo abita.

Consigli pratici per chi si avvicina al mondo del modernariato

Riconoscere un pezzo di modernariato originale da una riproduzione può essere complesso, soprattutto per i neofiti. Ecco alcuni consigli utili:

  • Certificati di autenticità: chiedere sempre al venditore un certificato di autenticità rilasciato da un esperto del settore.
  • Marchi e firme: molti oggetti di design hanno marchi e firme originali. Imparare a riconoscere quelli più comuni.
  • Materiali: gli originali sono spesso realizzati con materiali di alta qualità, come legno massello, metalli pregiati e tessuti naturali.
  • Dettagli costruttivi: osservare attentamente i dettagli costruttivi: finiture, giunture, lavorazioni. Le riproduzioni spesso presentano imperfezioni o dettagli che non corrispondono all’originale.
  • Patina del tempo: gli oggetti originali presentano spesso una patina del tempo, dovuta all’uso e all’usura, che è difficile da riprodurre artificialmente.
  • Prezzo: se un pezzo sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è. Diffidare da offerte troppo vantaggiose.

In conclusione, per tutte queste ragioni il modernariato è molto più di una semplice moda passeggera. È un fenomeno culturale che unisce estetica, storia e sostenibilità. Scegliere un pezzo di modernariato significa investire in un oggetto unico e duraturo, che arricchirà la nostra casa e la nostra vita.

 

Di Giovanni Sarbenno

Sono l'autore di molti post di blog e articoli. Amo quello che faccio e non smetto mai di interrogarmi sul senso della vita.