Nell’ambito aziendale odierno, caratterizzato da una crescente complessità normativa, la figura del temporary manager emerge come soluzione efficace per garantire la conformità normativa all’interno delle organizzazioni.

Ma cosa fa il temporary manager? Si tratta di un professionista altamente qualificato che, inserendosi temporaneamente nell’organizzazione, affronta specifiche esigenze gestionali, come la compliance alle normative vigenti.

Questo articolo esplora il ruolo del temporary manager nel garantire la conformità normativa, con un focus su antiriciclaggio, compliance ICT e adeguamento allea direttive europee sui servizi di pagamentoa  (PSD2 e come da recente aggiornamento la PSD3).

Gestione dell’antiriciclaggio: l’apporto del temporary manager

Le normative antiriciclaggio impongono alle aziende l’adozione di misure rigorose per prevenire attività illecite, continui aggiornamenti delle regole tecniche che introducono nuovi obblighi per i professionisti del settore.

l temporary manager supporta l’organizzazione nell’adeguamento a tali normative, assicurando che le procedure interne siano conformi alle leggi sull’antiriciclaggio. Questo implica l’implementazione di politiche interne, la formazione del personale e la supervisione delle operazioni finanziarie per identificare e segnalare transazioni sospette. Inoltre, il temporary manager collabora con le autorità competenti per garantire una comunicazione efficace e tempestiva anche in fase di iter autorizzativo e avviamento dell’operatività.​

Adeguamento alla direttiva sui servizi di pagamentoPSD2: il contributo del temporary manager

Lea direttiva PSD2 e PSD3 (Payment Services Directive 2) richiedonoe alle aziende del settore finanziario di adottare nuovi standard di sicurezza e trasparenza nelle transazioni elettroniche. Il temporary manager guida l’azienda nell’implementazione delle misure necessarie per garantire la conformità alle regolamentazionia PSD2, assicurando una transizione fluida e senza intoppi.

 Questo include l’adozione di protocolli di autenticazione forte del cliente (SCA) e la gestione dei rischi associati ai servizi di pagamento. Inoltre, il temporary manager assicura che l’azienda sia preparata a gestire le relazioni con i fornitori di servizi di pagamento terzi (TPP), garantendo che le interfacce di comunicazione siano sicure e conformi agli standard richiesti. ​

Vantaggi dell’integrazione di un temporary manager per la compliance ICT

Nell’era digitale, la compliance ICT è fondamentale per proteggere i dati aziendali e dei clienti. Il temporary manager apporta competenze specifiche per valutare i rischi informatici e implementare soluzioni che garantiscano la sicurezza delle informazioni, mantenendo l’azienda allineata alle normative vigenti.

Questo include l’adozione di misure di sicurezza cibernetica, la gestione dei rischi legati all’outsourcing di servizi IT e l’implementazione di piani di continuità operativa. Inoltre, il temporary manager assicura che l’azienda sia conforme alle linee guida dell’Autorità Bancaria Europea (EBA) sulla gestione dei rischi ICT e di sicurezza, recentemente aggiornate in seguito all’applicazione del Digital Operational Resilience Act (DORA).

Benefici dell’approccio temporaneo nella gestione della compliance

L’integrazione di un temporary manager offre numerosi vantaggi alle aziende che affrontano sfide di conformità normativa. La natura temporanea del ruolo consente all’organizzazione di beneficiare di competenze specializzate senza impegnarsi in assunzioni a lungo termine. Questo approccio flessibile permette di affrontare rapidamente le esigenze emergenti, come l’adeguamento a nuove normative o la gestione di situazioni critiche. Inoltre, il temporary manager porta una prospettiva esterna, offrendo soluzioni innovative e best practice del settore.​

Implementazione pratica: casi di successo

Numerose aziende hanno beneficiato dell’integrazione di temporary manager per garantire la conformità normativa. Ad esempio, in preparazione all‘entrata in vigore della direttiva PSD2, diverse istituzioni finanziarie hanno assunto temporary manager per rivedere e aggiornare le loro infrastrutture IT, garantendo così la conformità ai nuovi requisiti di sicurezza.

Allo stesso modo, aziende operanti in settori ad alto rischio di riciclaggio di denaro hanno utilizzato temporary manager per implementare sistemi di monitoraggio avanzati e formare il personale sulle migliori pratiche antiriciclaggio.​

Sfide e considerazioni nell’integrazione di un temporary manager

Nonostante i numerosi vantaggi, l’integrazione di un temporary manager presenta alcune sfide. È essenziale garantire che il temporary manager comprenda a fondo la cultura aziendale e le specificità del settore in cui opera l’organizzazione.

Inoltre, la collaborazione tra il temporary manager e il team interno deve essere efficace per assicurare una transizione senza intoppi e l’implementazione duratura delle misure di compliance.

La scelta di un temporary manager con esperienza comprovata e competenze specifiche nel settore di riferimento è cruciale per il successo dell’intervento, così come lo è poter contare su un supporto legale costante per affrontare le complesse sfide normative

Il ruolo strategico del temporary manager nella compliance aziendale

In un contesto normativo in continua evoluzione, le aziende devono adottare misure proattive per garantire la conformità alle leggi e alle regolamentazioni vigenti. L’integrazione di un temporary manager rappresenta una soluzione efficace per affrontare le sfide legate alla compliance, offrendo competenze specializzate e flessibilità operativa.

Che si tratti di gestire i rischi legati all’antiriciclaggio, di adeguarsi alla direttive sui sistemi di pagamento a PSD2 o di garantire la sicurezza delle infrastrutture ICT, il temporary manager svolge un ruolo cruciale nel mantenere l’integrità e la reputazione dell’azienda nel mercato.

Di Giovanni Sarbenno

Sono l'autore di molti post di blog e articoli. Amo quello che faccio e non smetto mai di interrogarmi sul senso della vita.