La dieta chetogenica è un piano alimentare che agevola al massimo la perdita di peso in modo repentino e dalla durata circoscritta. Alla base del suo funzionamento c'è un ridotto consumo dei carboidrati a vantaggio di alimenti contenenti proteine e soprattutto grassi.
Dieta chetogenica: come funziona
La dieta chetogenica sfrutta in modo strategico e mirato un fenomeno fisiologico che avviene nel momento in cui il corpo non può accedere alle risorse energetiche prodotte dagli zuccheri dei carboidrati: la chetosi.
La chetosi non va confusa con la chetoacidosi, che, a differenza della prima, è una conseguenza dovuta a delle disfunzioni ed è altamente nociva per il corpo e può portare anche a gravi conseguenze sulla salute. Per questo deve essere scongiurata.
La chetosi dunque è quel processo che porta gli acidi grassi già presenti come riserve nel corpo umano a trasformarsi in chetoni, delle sostanze energetiche che possono essere sfruttate dal corpo per la produzione di energia necessaria allo svolgimento corretto delle funzioni delle cellule e tenere l'intero organismo attivo e in salute.
Riducendo l'apporto di carboidrati, che nella dieta keto vanno dai 20 grammi a un massimo di 50 grammi, il corpo è stimolato ad avviare i processi di lipolisi e, quindi, a sfruttare gli acidi grassi già presenti nel corpo come fonte di energia.
Proprio per queste ragioni è un regime alimentare che provoca una rapida perdita di peso ed è particolarmente adatto per le persone che soffrono di obesità e che hanno la necessità di eliminare le proprie riserve in modo veloce senza compromettere la salute.
Gli alimenti da evitare nella dieta keto
A dispetto di quanto si possa credere gli alimenti che potrebbero inficiare il successo della dieta chetogenica sono vari e appartengono a tutte le classi di cibo, inclusi alcuni tipi di frutti e verdure.
Nello specifico gli alimenti da evitare sono:
- Cereali, patate e derivati: questi alimenti sono notoriamente ricchi di carboidrati e quindi la loro assunzione impedirebbe all'organismo di avviare il processo di chetosi e la creazione di chetoni
- Legumi: sebbene siano noti per il loro apporto proteico sono anche ricchi di carboidrati e per questo vanno evitati
- Frutti: alcuni tipi di frutti come banane, ananas, mele, cachi, mango sono da tenere lontani dalla tavola chetogenica. Gli zuccheri contenuti nella loro struttura rischiano di essere preferiti dall'organismo per la produzione di energia e limitare la lipolisi.
- Bibite dolci, dolciumi vari, birra: tutte le bevande zuccherate e tutti gli alimenti che contengono zuccheri, compresi gli zuccheri nascosti come alcuni farmaci e integratori, sono da bandire per non compromettere l'efficacia della dieta.
Dieta cheto: gli alimenti da assumere
Sebbene la dieta cheto possa sembrare particolarmente proibitiva, bisogna ricordare che ha un'azione di appena 21 giorni. In queste tre settimane i cibi da prediligere sono sopratutto quelli contenenti grassi e quelli con un buon apporto proteico. Nello specifico si trovano:
- Carne e prodotti della pesca: pesci, crostacei e carne, in particolar modo quella magra sono un'ottima fonte di proteine senza apporti di zuccheri e con buoni contenuti di grassi
- Uova: adatte anche alle diete vegetariane, sono fonte di proteine aiutano a mantenere i giusti livelli colesterolo
- Formaggi: in particolare sono da preferire cheddar e ricotta oppure lo yogurt, possibilmente magro oppure greco
- Grassi e oli da condimento: in questo ambito va incluso non soltanto il semplice olio di olive o di girasole ma anche l'olio di cocco
- Bacche e frutti di bosco: a differenza dei frutti da evitare, questo tipo di frutto sono ricchi di sostanze nutritive che migliorano la condizione generale del fisico senza intaccare l'efficacia del piano alimentari
I rischi della dieta chetogenica
La dieta chetogenica è un regime sicuro che non provoca gravi conseguenze nei soggetti sani, ma che può provocare alcuni lievi fastidi, soprattutto nei primi tempi. Questi fastidi sono gestibili grazie agli accorgimenti personalizzati dati dal nutrizionista oppure semplici attenzioni nella vita di tutti i giorni.
Alcune conseguenze fastidiose possono essere l’alitosi, la disidratazione e disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, costipazione. Per farvi fronte può essere utile bere almeno due litri di acqua al giorno e preferire pasti di piccole porzioni ma frequenti, nel caso in cui compaiano sintomi gastrointestinali.